MENO CREDITO – Scenario finanziario decisamente buio per famiglie e imprese. La rapidità con cui si sta realizzando il piano record dei tassi dell’Eurotower comincia a generare un clima di sfiducia, sia per quanto riguarda le nuove erogazioni, sia per l’aumento dello spread sui prestiti in essere a tasso variabile. L’accanimento della BCE nel rialzare i tassi e l’inasprimento delle condizioni sui mutui ha già prodotto un risultato certo: nei primi 7 mesi dell’anno la media dei finanziamenti a famiglie e imprese è fermo allo 0,4%, dato ben inferiore rispetto alla media registrata negli ultimi 5 anni (1,2%). E riguardo ai mutui il rallentamento della crescita è ancora più incisivo.
“Nei primi 7 mesi del 2022 la media dei finanziamenti è allo 0,4% contro l’1,2% medio degli ultimi 5 anni”
COSTI PIÙ ELEVATI – L’aumento dei tassi inoltre potrebbe mettere a dura prova la sostenibilità finanziaria del debito delle famiglie, con forti implicazioni sociali e finanziarie per famiglie e imprese. È quanto emerge da un’analisi della Fabi, sottolineando inoltre che in Italia gli interessi sono quasi il doppio rispetto alla Francia e comunque più alti rispetto alla Spagna. E questo mette in pericolo il bene primario degli italiani, ovvero la casa.
“Il CODACONS stima un aumento delle rate intorno ai 50 € per i mutui a tasso variabile”
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